Tangenze Botaniche
Evento organizzato da Norma all'interno del circuito “In the City” promosso da Torino Graphic Days, fra i primi per maggiori presenze durante la serata. Un'esplorazione fra gin, piantine e spezie che contribuiscono alla sua preparazione resa possibile grazie alla partecipazione di The Spritual Machine, start up che crea tinture e distillati naturali.
Tipografia dinamica, profumi esotici in visualizzazioni progettuali, distorsioni diagonali, distillazioni sonore. Un percorso sensoriale fra piante provenienti da continenti e culture diversi usate per la preparazione di spiriti e distillati. Rigide sperimentazioni tipografiche, statiche, proiettate o in realtà aumentata guidano il visitatore nell’esplorazione di spezie, vegetali e linguaggi visivi contemporanei.
Il percorso è stato diviso in 5 postazioni, 5 sensi:
- Udito
Sottofondo sonoro ispirato allo spazio naturale in cui la materia prima è coltivata. “Ridefinire l'ambiente circostante con unità di misura invisibili, valutate su una velocità scostante, fondata su ciò che è denso: lì supportare impressioni ed espressioni della disciplina percettiva.” - Olfatto
Vasetti di spezie da annusare: cannella, coriandolo, camomilla, menta, cardamomo, curcuma, cubebe, macis. “La nebulosa flottante delle molecole: effluvi incorporei quelli dell’odore, aleggiano in strutture disunite, dove raddensate, dove rarefatte, elastiche e insondabili, soggette a decodifica dall’agire contemplativo dell’intuito.” - Tatto
Contenitori coperti, riempiti di bacche da tastare. “Indagare la consistenza dei volumi obbliga l’atto cognitivo della forma: la materia sussurra segreti alla pelle, il tatto manipola un’idea, raccoglie la geometria e ne ausculta le sublimi tensioni.” - Vista
Una mappatura in realtà aumentata della provenienza degli ingredienti del gin in base alla loro diffusione. “Esercitare un’interpretazione e intuirne piani di profondità, imbarazzare due dimensioni osandone una terza, scandire lo spazio col corpo e scoprirne la cifra prospettica.” - Gusto
Gin preparato per l'occasione con le spezie incontrate precedentemente. “Diffondere con un processo vascolare una porzione determinata distribuita tra cinque caratteri dalle espressioni articolate che colmano gli spazi vuoti per farne bagaglio e progredire.”
Hanno accompagnato il percorso illustrazioni di piantine:
- Una diramazione di sfere e linee, che si estrinseca dalla terra e termina in un’essenza resinosa. In ogni bacca di ginepro si nasconde un sentore, suggerito dall’olfatto e realizzato da uno sviluppo analitico delle geometrie.
- Un globo dalla sezione anulare: il limone ha una struttura concentrica di scorza, albedo e spicchi. I suoi spicchi descrivono una trama che colma ogni spazio, il loro contenuto è aspro, la complessità delle sacche infinitesimale.
- Non si vede. Lo zenzero abita lo spazio come radice carnosa dal carattere pungente. Le sue forme abbondanti sono una misura del suo gusto: non si risparmia, si dona alle papille con energia e sollecitazione.
- Le bacche nere non hanno profumo. L’esperienza del sambuco si articola dai suoi fiori, in infiorescenze ampie dalla struttura solida. L’intersezione dei rami produce una trama elastica che sorregge il fardello delle corolle.
- Ha un’incontenibile brama di colori. L’ibisco sta, si rende oggetto di osservazione e sfrutta le unità dei petali per generare composizioni seducenti. La cannula dei pistilli si mostra in una lineare nudità.
- Non teme la flessione. Il gambo rosso del rabarbaro si oppone all’ampia foglia verde: l’intersezione del piano e della linea riflette sulle forme primitive, sugli archetipi dei volumi e delle prospettive.
Illustrazioni: Davide Dutto
Modellazione: Samuel Sirca
Video, shader, AR: Luca Giraudo
Testi: Federico Ghillino